In questo articolo ti suggerisco tre modi per coltivare la tua creatività, mentre pratichi la consapevolezza nella vita di tutti i giorni.
Guarda le cose come se fosse la prima volta
Nella mindfulness, questo riguarda ciò che viene chiamato mente del principiante, e si può esercitare in diversi modi.
Uno di questi è sicuramente il gioco dei disabituatori, quando provi a fare un’azione abituale con la mano opposta a quella che sei abituata ad usare.
In quel momento sei davvero un principiante, perché quella mano non sa eseguire quell’azione, di solito demandata all’altra mano.
In questo modo, eserciti la tua attenzione focalizzata, indirizzandola verso azioni che di solito sono automatiche, e ti alleni a guardare le cose abituali in maniera diversa.
Un altro modo è quello di guardare semplicemente qualcosa come se fosse davvero la prima volta che la vedi, cercando di lasciare da parte le associazioni mentali che partono riguardo quell’oggetto.
(Ascolta l’audio della puntata se vuoi essere guidata in questa pratica).
Se riusciamo a focalizzarci su di esso, e a farlo uscire dallo sfondo in cui era finito – perché abituate ad averlo sempre sotto gli occhi – scopriamo che può dirci ancora tante cose, può scatenare la nostra fantasia, e questo è tutto nutrimento per la nostra creatività.
È una pratica che puoi fare anche fuori casa, magari dedicando un’uscita apposta per osservare i luoghi in cui vivi come se fosse la prima volta che li vedi, con lo sguardo che io chiamo ‘da vacanza’: vedrai quante cose meravigliose si possono scoprire anche nei luoghi della nostra quotidianità – che pensiamo di conoscere ormai a memoria!
Fai la lista delle attività che ti nutrono
In realtà le liste da fare sono due, e per compilarle ti occorre qualche minuto, perché dovrai passare in rassegna le attività che sei abituata a fare durante una giornata o una settimana tipo.
Dividi un foglio in due parti, e chiediti, per ognuna delle attività individuate, se è un’attività che ti nutre e ti fa stare bene, o se ti costa fatica, e ti svuota di energia, e scrivila nella colonna dedicata.
Quando avrai assegnato il posto giusto a ciascuna delle attività, considera se sono bilanciate o c’è una colonna molto più piena dell’altra.
Se il peso è sbilanciato verso le attività che ti svuotano, ti consiglio di girare il foglio, e pensare a come dedicare più tempo a quelle che ti nutrono, scrivendo anche tutte quelle che ti nutrirebbero se le facessi, ma siccome non trovano tempo nell’agenda non sono attività che svolgi di solito ( e forse ti eri persino dimenticata che ti piacerebbe farle!).
Questa lista delle attività che ti nutrono e che ti riempiono di energia ed entusiasmo è davvero preziosa: ti consiglio di curarla e tenerla sempre sotto mano.
Se ti accorgi che durante la settimana hai dedicato poco tempo a questo genere di attività, scegline una e trova prima possibile il tempo di farla.
Se continui a spendere energia, infatti, e non fai in modo di nutrirla affinché si rigeneri, ti ritroverai presto a non averne più, e quindi dovrai recuperare comunque, ma partendo da un livello molto più basso e da uno stato molto più affaticato.
Scrivi a mano
La scrittura a mano, infatti, mette in moto dei processi che aiutano la consapevolezza del momento presente: a parte il momento in cui scrivi come sfogo emotivo, puoi anche immergerti nella scrittura come momento di meditazione consapevole.
Per fare questo, decidi di scrivere in maniera rilassata, respirando con calma e profondamente, dialogando con te stessa.
Per allenare la creatività, puoi rivolgerti una domanda che ti sta particolarmente a cuore in quel momento: la scrivi sul diario, e poi prendi un mazzo di carte (che siano tarocchi o carte d’ispirazione è lo stesso), lo mischi e ne estrai una.
Comincia a osservarla cercando di rimanere centrata (torna spesso al respiro) e scrivi tutte le suggestioni che la carta ti suggerisce.
Non occorre che arrivi già la risposta: comincia a descrivere la carta, quali particolari noti, quali emozioni ti suscita, e lascia che le parole via via si colleghino al tema della domanda che avevi fatto.
Se è un momento in cui hai poco tempo, bastano anche cinque minuti o poco più (metti un timer, così puoi lasciare andare la preoccupazione del tempo che passa), oppure continua a scrivere fino a quando sentirai di non avere più nulla da scrivere.
Questo modo di dialogare con le carte ti aiuta ad avvicinarti alla voce del tuo intuito senza che ci sia il ‘terrore’ del vuoto e del silenzio che invece c’è quando provi a ‘leggere’ le carte per te stessa pensando tra te e te.