Come raggiungere i tuoi obiettivi

9 Gennaio 2023
Scritto da Elisa Romeo

Raggiungi i tuoi obiettivi e realizza i tuoi desideri con la tecnica woop

Negli ultimi anni si è diffusa, soprattutto nel mondo dell’auto-aiuto, la cultura del ‘pensiero positivo’, secondo cui basterebbe visualizzare di ottenere ciò che desideriamo per attivare una serie di coincidenze e sincronicità che materializzerebbero i risultati desiderati.
Le ricerche, però, hanno confermato che chi si limita a fantasticare sui suoi desideri ha meno probabilità di riuscire a realizzarli: sognare senza essere consapevoli della realtà dei fatti ci renderebbe infatti più deboli davanti alle sfide che incontriamo nella vita reale.
I migliori risultati si possono ottenere, sia nel campo del benessere che della produttività, passando dal pensiero ‘positivo’ ad un altro di tipo ‘creativo’, in grado di agire sulla realtà e trasformarla.

Il metodo del ‘contrasto mentale’

La ricercatrice e psicologa tedesca Gabriele Oettingen, nel suo libro “Io non penso positivo”, ha messo a punto una tecnica che sfrutta un approccio complesso definito ‘metodo del contrasto mentale’.
Secondo questa tecnica, oltre a fantasticare sui risultati desiderati, occorre mettere a fuoco gli ostacoli che potremmo incontrare durante il percorso.
Inoltre, risulta efficace immaginare queste situazioni in modo molto specifico.
In questo modo riusciamo ad aumentare la nostra determinazione e motivazione ad agire, diventando così sia sognatori che individui che agiscono.

Il pensiero positivo

Uno dei rischi derivanti dal focalizzarsi solo sugli aspetti positivi, seguendo quello che la Oettingen chiama “culto dell’ottimismo”, è anche quello di arrivare a negare le nostre emozioni più spiacevoli, favorendo così la dis-integrazione della nostra esperienza di vita e causando malesseri a livello psicologico e fisico.

In una sua ricerca condotta nel 1991 sul dimagrimento risultò che le donne che avevano fantasticato in modo positivo sul dimagrimento avevano perso 10 chili in meno di quelle che si erano immaginate un esito negativo, risultando meno motivate a comportarsi in modo da favorire il dimagrimento.

Il pensiero positivo, scollegato dall’esperienza, aveva in pratica impedito il raggiungimento dell’obiettivo.

Questa circostanza ha un effetto per nulla secondario nella nostra vita: “quando qualcuno si accontenta delle fantasie positive, si ostacola da solo: vanifica le possibilità di trasformarsi in ciò che potrebbe essere”.
Dopo più di vent’anni di ricerche, Oettingen è infine giunta alla messa a punto del metodo Woop, che illustrerò tra poco.

È importante sottolineare che non si intende demonizzare le fantasie positive tout court; spesso anzi, quando siamo in una situazione stressante in cui non possiamo fare altro che aspettare, perché non abbiamo modo di intervenire, si rivelano utili a superare tali momenti e, nei casi più estremi – come i campi di concentramento – addirittura essenziali alla sopravvivenza.
Inoltre, forniscono un certo grado di piacere a breve termine, e ci consentono di esplorare varie alternative di azione da mettere in atto nel futuro, consentendoci di poter scegliere quella che abbiamo sentito più desiderabile per noi senza averla dovuta sperimentare nella realtà.

I problemi sopraggiungono quando l’obiettivo richiede impegno, sforzo ed energia: avendo la fantasia positiva effetti rilassanti, non predispone il corpo all’azione, rendendoci poco efficaci e determinati.
Immaginando di avere ottenuto l’obiettivo, infatti, siamo meno motivati ad agire per ottenerlo.
Nonostante quindi l’effetto immediato sia di benessere, a lungo andare questa situazione porta frustrazione e depressione a lungo termine.

Continuando a non agire, e a non ottenere risultati, si abbassa inoltre il senso di efficacia personale e diminuiscono le aspettative positive riguardo la possibilità di farcela.

Il ruolo dell’immaginazione

Il modo efficace per utilizzare la nostra capacità immaginativa, quindi, è quello di unire i pensieri positivi verso il futuro ad una radiografia della realtà che permetta di identificare gli ostacoli che possono frapporsi tra noi e l’obiettivo, così da poter definire un piano per riuscire a superarli.
Questa ‘strategia’ si compie interamente nella nostra immaginazione, arrivando così a ‘programmare’ il nostro sé automatico: quando incontreremo l’ostacolo nella realtà, il nostro comportamento seguirà più facilmente il piano immaginato nella visualizzazione e riusciremo ad avvicinarci realmente all’obiettivo desiderato.

La tecinca WOOP

Questa strategia prende il nome di Woop, che è un acronimo traducibile con

  • Desiderio (Wish),
  • Risultato (Outcome),
  • Ostacolo (Obstacle),
  • Strategia (Plan).

Una volta scelto il desiderio, si visualizza il risultato desiderato, ma anche i possibili ostacoli.
Si pianifica un comportamento da mettere in atto per superare ogni ostacolo, formulando una frase del tipo ‘SE si presenterà tale ostacolo, ALLORA io metterò in atto tale comportamento’.

Si può ripetere la visualizzazione completa ogni giorno, anche più volte al giorno, ma secondo l’autrice è un procedimento che funziona a prescindere dal tempo dedicato o dal tipo di desiderio formulato.
Chiaramente però, per benefici a lungo termine occorre praticare l’esercizio per un tempo prolungato.
Come dimostrato dalle ricerche citate nel libro di Oettingen, infatti, formulare esplicitamente un piano d’azione può aiutare a superare gli ostacoli, raggiungendo con più facilità i risultati desiderati.

La caratteristica fondamentale del processo è che coinvolge il flusso libero di pensieri e immagini, e non il pensiero razionale.
Non si tratta di una mera pianificazione strategica quindi, ma di un atto di immaginazione creativa: visualizzare il risultato desiderato nella maniera più vivida possibile, definendo i dettagli nella maniera più specifica possibile e tutte le sensazioni coinvolte se si stesse realmente vivendo quella situazione.
Infatti, la mente non distingue tra una situazione vissuta realmente da una solamente immaginata: produce ugualmente effetti fisiologici, emotivi, andando a modificare persino la nostra visione del mondo.
Ecco che il pensiero positivo diventa solo una parte di quello creativo, che può davvero modificare i nostri comportamenti e quindi la nostra realtà.

Questa tecnica può essere messa in atto per riuscire a praticare uno stile di vita più sano, laddove invece si tenda a persistere in comportamenti deleteri per il proprio benessere anche se in realtà si desidera il contrario.
Aiuta quindi le persone a “identificare i propri desideri e a sperimentarli mentalmente – attraverso uno specifico processo immaginativo – in modo da innescare degli effetti inconsci che aumentano la motivazione. (…) automatizzando la cognizione, l’emozione, e il comportamento, aiuta a sfruttare meglio l’atteggiamento positivo e le grandi aspettative di successo riguardo desideri come l’alimentarsi in maniera più salutare e il fare più esercizio fisico”.

 

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