Come meditare quando fai fatica a meditare (MdM 25)

20 Marzo 2023
Scritto da Elisa Romeo

5 modi per meditare quando fai fatica a meditare

Quante volte ti è capitato di provare a meditare, ma di fare molta fatica a stare lì, di sentirti irrequieta?
Magari già sentivi che non sarebbe stata proprio giornata, ma ti sei forzata a sederti e alla fine ti rialzi più di malumore di prima?

Anche a me capita di avere giornate pessime, solo che ora non mi forzo più verso pratiche che so non riuscirei a fare, ma scelgo di praticare la consapevolezza in altri modi, che possano comunque darmi dei benefici ma che siano più compatibili con il mio stato d’animo.

Ti suggerisco 5 modi per meditare quando fai fatica a meditare tra i miei preferiti, ma ti invito a sperimentare altri modi che possano essere davvero in sintonia con te, a seconda dei momenti diversi e delle giornate diverse che ci troviamo a vivere

1 – i cinque sensi

Sarà merito del mio sole in Toro, ma sono molto sensibile ai piaceri sensuali (appunto), tanto che riescono a mettermi di buon umore in un batter d’occhio.
Allora sfrutto questa caratteristica per fare una delle mie pratiche informali preferite (se non sai cosa sono le pratiche informali, puoi ascoltare questa puntata): la pratica dei cinque sensi.

Mi preparo il mio tè preferito, o il mio biscotto preferito (oppure tutt’e due, perché no), e li assaporo con consapevolezza, focalizzandomi su un solo senso alla volta:

  • vista, lo osservo con attenzione, come fosse la prima volta che lo vedo
  • tatto, lo percepisco tra le mie mani
  • olfatto, mi concentro sui profumi
  • gusto, lo assaporo lentamente ad occhi chiusi
  • udito, ascolto i rumori che sto facendo, quelli dell’ambiente, magari una musica dolce di sottofondo.

2 – canto dei mantra

Spesso, quando sono troppo irrequieta per stare in silenzio a meditare, riesco a centrarmi cantando dei mantra.
In questo modo, attivo la mia espressione, mi focalizzo sulla mia voce, sulle sensazioni corporee mentre canto e ascolto la musica e la mia voce, inspirando a fondo ed espirando grazie al canto.
I mantra hanno il magico potere di ripulire la nostra mente, inondandola di sane vibrazioni.
Mi bastano anche solo 5 o 10 minuti per sentirmi più centrata.

3 – la meditazione guidata

Quando non mi sento in vena di cantare, scelgo di fare una meditazione guidata: la voce registrata mi aiuta a focalizzare l’attenzione su qualcosa in particolare, richiamandola spesso – e questo è ottimo nei giorni in cui facciamo davvero troppa fatica a calmare la mente.

Inoltre, coltivo sentimenti positivi e calmanti, come nel caso della meditazione mindfulness della gentilezza amorevole.
È una meditazione che aiuta a coltivare un sentimento di amore e compassione per noi stessi, per gli altri, per tutte le creature del pianeta e per il pianeta stesso.
È una delle mie meditazioni preferite: la trovi come bonus nella membership gratuita Mindful Garden.

4 – yoga consapevole

Devo dirti la verità: ormai faccio yoga quasi tutti i giorni, e lo faccio solo in questo modo.
Porto la mia attenzione al corpo, a come sta nella posizione, al respiro, e termino con la pratica del pranayama e un po’ di meditazione.

Ma non è sempre stato così: all’inizio facevo fatica a stare nelle posizioni, e la maggior parte del tempo ero in uno stato d’animo scoraggiato, affaticato, o di disappunto. Con la pratica ho imparato a fare solo quello che il mio corpo poteva accettare in quel momento, e a rimanere in ascolto.

Nelle giornate in cui sono molto stanca faccio lo yoga restorative, che utilizza posizioni rilassanti e si pratica con lentezza.
Bastano pochi minuti: ci aiuta a tornare in contatto con il corpo e a dargli posizioni sane e rigeneranti.

Questo può essere utile nei giorni in cui sentiamo il corpo irrequieto, che non riesce a stare fermo, ma abbiamo anche bisogno di centrarci mentalmente e rilassarci.

5 – dialogo con i tarocchi

Te ne ho parlato in questa puntata: dialogare con i tarocchi può diventare una pratica di consapevolezza.
Possiamo prepararci per meditare, prendere il nostro mazzo preferito, mischiarlo ed estrarre una carta. Dopodiché possiamo osservarla con curiosità, mettendoci in ascolto delle sensazioni che proviamo, e tornando sempre al nostro respiro per tornare centrate ogni qualvolta i nostri pensieri ci hanno portato lontane da noi.

È una pratica creativa che ci aiuta a metterci in ascolto di noi stesse partendo da una figura simbolica particolare, che può essere utile quando sentiamo il bisogno di pensieri nuovi, o vogliamo dare una ventata d’aria fresca al nostro dialogo interiore.

Questi erano i miei suggerimenti per meditare quando fai fatica a meditare: se vuoi farmi sapere quale ti è piaciuto di più, o quali sono i tuoi personalissimi modi di farlo, ti aspetto nel mio canale Telegram Mindful Garden.

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