Come essere costante nelle pratiche se… ‘non hai tempo’ (MdM-7)

25 Ottobre 2022
Scritto da Elisa Romeo

Spesso la mancanza di tempo è il motivo per il quale non riusciamo ad essere costanti nelle pratiche mindfulness.
Se da una parte è vero che le nostre giornate sono sempre più frenetiche e piene di impegni e attività, è anche vero che la pratica mindfulness si può fare in qualunque momento, qualsiasi attività tu stia facendo, in qualsiasi posto tu ti trovi.
Ecco che la scusa del tempo crolla miseramente anche se, quando ce la raccontiamo, sembra tanto reale quanto inespugnabile.

Praticare in qualunque momento

Basta davvero il tempo di un respiro per ritornare nel momento presente, e tutti noi respiriamo in ogni momento delle nostre vite. Quale momento migliore dunque di questo preciso momento in cui stai leggendo per tornare nel momento presente e fare un bel respiro profondo.
Prenditi subito qualche istante per farlo, prima di proseguire.



Hai appena fatto una microscopica pratica mindfulness, proprio qui, proprio ora.
Quando si parla di pratica mindfulness, infatti, non si intende solo il momento in cui ci sediamo a meditare, per qualche minuto, mezz’ora o un’ora.
Questa è chiamata pratica formale: ci si ritaglia del tempo apposito per sedersi e osservare i pensieri, le emozioni, il respiro…
Esiste poi un altro tipo di pratica chiamata informale, quella per esempio che abbiamo appena fatto un minuto fa: porre l’attenzione consapevole nel momento presente qualsiasi cosa tu stia facendo (leggere, lavarti i denti, guidare…). Questo è il tipo di pratica che è più semplice applicare anche in quelle giornate in cui in teoria non abbiamo tempo; anzi, è come se in qualche modo dilatasse il tempo.
Nelle scorse puntate ti ho suggerito qualche pratica informale che puoi implementare nella tua giornata senza che questo richieda un grande dispendio di tempo – anche se più che dispendio lo chiamerei investimento: la mindful bell, i disabituatori
Se hai provato ad esempio a lavarti i denti con la mano opposta a quella che usi di solito, avrai notato come il tempo passasse in modo più lento, perché eri totalmente immerso nei gesti che dovevi compiere (invece che pensare a mille altre cose).
C’è poi un esercizio davvero interessante per percepire come la consapevolezza possa dilatare il tempo: il minuto consapevole.

L’esercizio del minuto consapevole

Si tratta semplicemente di fissare le lancette dell’orologio per un minuto, cercando di porre la nostra totale attenzione al passare dei secondi e quindi al movimento della lancetta.
Procurati un orologio analogico o trova nel telefono una visualizzazione di tipo analogico dei secondi (in modo che tu possa vederli scorrere) e prova subito a farlo.
Durante i sessanta secondi dell’esercizio, prova a rimanere focalizzata sul movimento della lancetta (o sullo scorrere dei secondi): se ti accorgi che arriva qualche pensiero che vuole allontanare la tua attenzione, torna gentilmente a focalizzarti sui secondi, senza biasimarti o giudicarti.
Pronta?
Via.



Com’è andata? Solitamente, le prime volte ci si rende conto di quanto possa essere lungo un minuto intero di attenzione consapevole!
E di quanti pensieri arrivino in un solo minuto. Ecco, questo esercizio – anche se ‘costa’ solo un minuto – è già un ottimo passo verso la pratica di consapevolezza.
Se lo ripeterai ogni giorno, poi, potrà diventare un’abitudine e sarà sempre più facile rimanere consapevole almeno per quel minuto.
Vedrai che ti verrà voglia di ripeterlo anche più volte al giorno!
Puoi anche dedicarti alla respirazione consapevole durante questo minuto, apportando tutti i benefici che questo tipo di respirazione ti regala.

In conclusione: bastano davvero pochi secondi per cominciare una pratica mindfulness, o per manterela costante anche durante le giornate dove siamo più oberate.
Questo piccolo minuto sarò stato comunque un seme che, germogliando, ti aiuterà a rendere le tue giornate sempre più consapevoli.

Articoli correlati

Pin It on Pinterest