Cos’è il Gioco dei Disabituatori e a cosa serve
La pratica dei disabituatori è proprio tra quelle che possiamo implementare nella nostra quotidianità in modo molto semplice, per allenare la nostra consapevolezza.
A cosa serve e perché lo chiamo Gioco
Mindfulness vuol dire ‘prestare attenzione in maniera consapevole al momento presente, in modo possibilmente non giudicante’. Il termine ‘possibilmente’ l’ho aggiunto io in realtà, perché sospendere il giudizio di una nostra esperienza è una pratica molto difficile, dato che siamo abituati a giudicare automaticamente quello che stiamo vivendo, in continuazione.
È proprio per questo che chiamo questa pratica il GIOCO dei disabituatori!
Durante la giornata svolgiamo migliaia di azioni in maniera automatica, e per fortuna aggiungerei, perché questo ci permette di vivere le nostre giornate in maniera completa, potendo fare tantissime azioni complesse.
Quindi in origine si tratta di un vantaggio; certo, se non gli permettiamo di prendere continuamente il controllo delle nostre giornate!
Ogni tanto, per coltivare la presenza, proviamo ad accorgerci del fatto che stiamo svolgendo le azioni in maniera automatica, perché questo è il primo passo per riuscire poi ad accorgerci di quando i pensieri cominciano a portarci in maniera automatica verso lidi che in realtà non avremmo desiderato visitare.
Come si fa la pratica dei Disabituatori
In che cosa consiste dunque il Gioco dei Disabituatori?
Si tratta semplicemente di provare a cambiare una (o qualche) piccola azione che siamo abituate a svolgere sempre nello stesso modo.
Le varianti sono potenzialmente infinite; io te ne propongo qui di seguito tre.
1 – Sposta un oggetto
Questo è un modo molto semplice di giocare: sposta un oggetto che usi molte volte al giorno in un posto diverso dal solito.
Ad esempio: in bagno tieni il sapone sulla destra del rubinetto? Spostalo a sinistra!
C’è qualche azione che svolgi più volte al giorno, a casa o al lavoro, come ad esempio buttare la carta nel cestino a destra sotto la scrivania? Spostalo a sinistra!
Vedrai che, quando ti troverai a svolgere quell’azione pensando ad altre mille cose, il fatto di non trovare l’oggetto al suo posto ti spiazzerà e ti trasporterà immediatamente nel momento presente. In più dovrai fare attenzione mentre compi quell’azione, perché qualcosa è cambiato e non puoi più svolgerla in maniera automatica.
Questa pratica, come molte altre, può essere sperimentata in modo creativo, magari coinvolgendo tutti i membri della famiglia, anche i bambini, in questa ‘caccia’ ai gesti abituali e magari decidere di dedicare una giornata alla settimana (o una settimana al mese) al gioco dei disabituatori.
Ognuno può scegliere l’azione per un’altra persona, così da vedere chi sarà più perfido nel cambiare l’azione dell’altro!
È una pratica davvero divertente che può servire anche a introdurre queste piccole pratiche di consapevolezza nella vita di chi non le ha ancora mai sperimentate o dei bambini, dato che a loro piace sempre avventurarsi in nuovi giochi. Potete anche sfidarvi e cercare ogni volta un’azione diversa!
2 – Cambia la mano
Un’altro modo di giocare è scegliere un’azione che sei solita svolgere con la mano dominante e provare a farla con l’altra mano.
Ad esempio lavarti i denti, o bere il caffè, o addirittura mangiare, provare a fare un pranzo intero con l’altra mano: anche qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta!
Puoi dedicare un’azione al giorno, o nel caso tu abbia coinvolto la tua famiglia puoi scegliere tu l’azione che l’altro dovrà compiere con la mano ‘sbagliata’ e viceversa; o ancora sfidarvi tutti nella stessa azione (ad esempio: ‘questa sera ci laviamo i denti con l’altra mano tutti quanti!’)…
Questo è un modo fantastico per riuscire a porre totale attenzione a un’azione che solitamente svolgiamo pensando a qualcos’altro, perché vi accorgerete di quanto complessa sia in realtà quell’azione, ad esempio lavarsi i denti, quando provate a eseguirla con la mano che non è abituata a farlo.
Porta anche a meravigliarci di quanto complesse siano le azioni che svolgiamo ogni giorno, risvegliando in noi un sentimento di gratitudine per le possibilità di azione sul mondo che abbiamo ogni giorno.
Diventiamo grati al nostro corpo e alla nostra mente per aver imparato tutta questa complessità di azioni che diamo per scontate nella quotidianità, e ci accorgiamo delle piccole cose che in realtà ci rendono speciali.
3 – Inventalo tu!
Qui si tratta di inventare un modo personale per disabituarsi; finora ti ho parlato degli esempi più classici, azioni che tutti abbiamo in comune.
In realtà ognuno di noi compie anche azioni automatiche molto personali; per esempio, io stessa ho una serie di piccole azioni che svolgo ogni mattina prima di fare colazione prendendo sempre gli stessi oggetti, e quindi potrei decidere di spostare quelli.
Ognuno di noi ha dei piccoli gesti automatici personali di cui magari non si è mai accorto, dato che ormai fanno parte di una routine a cui non prestiamo attenzione; fare mente locale per cercare di individuare quali sono questi momenti particolari e personali in cui usiamo degli automatismi, diventa una pratica ulteriore di consapevolezza.
Buona pratica!